Le sculture di Donatello nella campagna Brogi Malenotti per Jenö Lányi

Nella fototeca si conserva una copia della preziosa campagna fotografica sulle sculture di Donatello realizzata negli anni Trenta del Novecento dalla ditta Brogi su commissione dello storico dell’arte Jenö Lányi. La serie si contraddistingue per quantità e qualità tecnica degli scatti, nati dalla stretta collaborazione tra lo studioso e Gino Malenotti, talentuoso tecnico specializzato nella fotografia di scultura che allora lavorava per Brogi.

Si tratta di una campagna rara, di cui esistono altre quattro copie conservate presso la Fonazione Zeri a Bologna, la fototeca del Kunsthistorisches Institut di Firenze, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma e la Frick Art Reference Library di New York.

La mostra presenta una selezione di fotografie tratte da questa serie, che ne illustrano vicende e peculiarità, con l’obbiettivo di contribuire alla ricostruzione di un patrimonio documentario che rappresentò un apporto importante allo sviluppo degli studi donatelliani.

Le sculture di Donatello nella campagna Brogi Malenotti per Jenö Lányi

Bibliografia:

Horst W. Janson, The sculpture of Donatello, Princeton 1957.

Silvia Silvestri, Lo studio Brogi a Firenze. Da Giacomo Brogi a Giorgio Laurati, in «Archivio Fotografico Toscano», XX, 1994, pp. 9-32.

Alessandra Sarchi, Sulle tracce di Lányi e Malenotti. Il fondo Brogi su Donatello nella Fototeca Zeri, in Photo archives and the photographic mermory of art history, a cura di Costanza Caraffa, Berlino 2011, pp. 227-239.

Martina Medolago, Neville Rowley in Donatello. Inventor of the Renaissance, catalogo della mostra di Berlino, a cura di N. Rowley in collaborazione con F. Caglioti, L. Cavazzini, A. Galli, Berlin 2022, pp. 308-311.

Fotografo non identificato, Gino Malenotti e Jano Lányi sui ponteggi del campanile di Giotto, post 1935

Jenö Lányi e gli studi su Donatello

Dopo gli studi svolti in Austria e Germania, il giovane studioso ungherese Jenö Lányi (1902-1940) giunse a Firenze nel 1932, con l’ambizioso progetto di lavorare ad una monografia su Donatello. Qui poté finalmente studiare le opere dal vero, adoperandosi anche per procurarsene una buona documentazione fotografica.

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