La Commissione per la conservazione e tutela delle opere d’arte della Rinascita: tracce della sua attività nella fototeca dell’Istituto

La Commissione per la conservazione e tutela delle opere d’arte della Rinascita, presieduta da Alessandro Contini Bonacossi e composta da eminenti storici dell’arte, architetti e restauratori, fu attiva tra il 1939 ed il 1942. Si diede il compito di collaborare con le soprintendenze alla tutela delle opere d’arte rinascimentali sul territorio nazionale e, nello specifico, di promuovere la redazione di un Catalogo dei restauri di opere rinascimentali realizzati tra il 1921 e il 1942. Inoltre, ci si proponeva di costituire nella fototeca dell’Istituto una sezione dedicata alla documentazione fotografica di tali restauri.

Archivio Storico INSR, fascicolo 848 H
Archivio Storico INSR, fascicolo 848 H

Archivio Storico INSR, fascicolo 848 H

La raccolta del materiale fu possibile grazie alla collaborazione delle soprintendenze, cui l’Istituto chiese copia della documentazione grafica e fotografica dei restauri realizzati nel territorio di competenza. La lista dei destinatari della lettera inviata nel maggio del 1941 comprende 35 soprintendenti ai Monumenti e alle Gallerie in tutta Italia. Il catalogo dei restauri che ci si proponeva di costituire voleva essere un’occasione di valutazione e riconoscimento del lavoro di tutela svolto dal Ministero dell’Educazione Nazionale, destinato ad essere discusso nel congresso internazionale sulla Rinascita programmato per il 1942.

Archivio Storico INSR, fascicolo 848 H
Archivio Storico INSR, fascicolo 848 H

Archivio Storico INSR, fascicolo 848 H

Nonostante per la mancata organizzazione del convegno del 1942 un vero e proprio catalogo dei restauri non fu mai redatto, nell’archivio dell’Istituto si conserva il fascicolo Restauri della Rinascita, in cui è raccolta l’intera corrispondenza con le soprintendenze che tra il 1941 ed il 1942 inviarono la documentazione dei loro restauri. In questo dossier mancano i positivi che, come previsto, andarono ad arricchire la fototeca: non conservati in un fondo a parte, ma redistribuiti nei faldoni della serie monografica per artisti, in base all’autore dell’opera immortalata.

Ne sono un esempio questi due positivi, raffiguranti la tavola di Bernardino Lama in San Lorenzo a Napoli prima e dopo il restauro, parte del gruppo di 36 fototipi inviati nel settembre del 1941 da Bruno Molajoli, soprintendente alle Gallerie e alle opere d’arte della Campania.

Gabinetto Fotografico della R. Soprintendenza Gallerie Napoli, Giovan Bernardo Lama, Madonna con Bambino tra i santi Giovanni Battista e Domenico, gelatina ai sali d’argento, ante 1941, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31475

Gabinetto Fotografico della R. Soprintendenza Gallerie Napoli, Giovan Bernardo Lama, Madonna con Bambino tra i santi Giovanni Battista e Domenico, gelatina ai sali d’argento, ante 1941, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31475

Gabinetto Fotografico della R. Soprintendenza Gallerie Napoli, Giovan Bernardo Lama, Madonna con Bambino tra i santi Giovanni Battista e Domenico, gelatina ai sali d’argento, ante 1941, dopo il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31476

Gabinetto Fotografico della R. Soprintendenza Gallerie Napoli, Giovan Bernardo Lama, Madonna con Bambino tra i santi Giovanni Battista e Domenico, gelatina ai sali d’argento, ante 1941, dopo il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31476

Il più cospicuo gruppo di fotografie ricevute dall’Istituto, ben 159, riguardano restauri di dipinti eseguiti a cura della Soprintendenza ai monumenti e alle gallerie della Sardegna, presieduta nel 1941 da Raffaele Delogu.

Presso la Pinacoteca Nazionale di Cagliari si conserva il così detto Trittico della Consolazione, proveniente dalla chiesa di San Francesco a Stampace e attribuito a Michele Cavaro tra il 1549 ed il 1567. Sei delle foto inviate da Delogu nel 1941 ritraggono ciascuna delle tre tavole prima e dopo il restauro.

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, Madonna della Consolazione, gelatina ai sali d’argento, ante 1932, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32302

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, Madonna della Consolazione, gelatina ai sali d’argento, ante 1932, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32302

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, Madonna della Consolazione, gelatina ai sali d’argento, 1932-1941, dopo il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32301

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, Madonna della Consolazione, gelatina ai sali d’argento, 1932-1941, dopo il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32301

Ognuna delle fotografie reca sul verso un cartellino dattiloscritto con la descrizione del dipinto e i dettagli del restauro: l’intervento fu realizzato nel corso del 1932 da Riccardo De Becci Venturi, sotto la direzione del professor Carlo Aru.

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, ante 1932, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32303

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, ante 1932, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32303

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1932-1941, dopo il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32304

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1932-1941, dopo il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32304

Nel complesso del fondo, positivi come questi, che documentano nel dettaglio lo stato di conservazione dell’opera e particolari relativi alla tecnica pittorica, sono molto rari e proprio per questo preziosi come testimonianze storiche.

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, San Michele arcangelo, gelatina ai sali d’argento, ante 1932, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32305

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, San Michele arcangelo, gelatina ai sali d’argento, ante 1932, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32305

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, San Michele arcangelo, gelatina ai sali d’argento, 1932-1941, dopo il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32306

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie della Sardegna, Michele Cavaro, San Michele arcangelo, gelatina ai sali d’argento, 1932-1941, dopo il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32306

Anche la Soprintendenza alle gallerie e agli oggetti d’arte medioevali e moderni per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna rispose positivamente all’appello dell’Istituto, che in questo caso contribuì con 500 lire alla stampa dei 65 positivi ricevuti nell’aprile del 1942. Dei 23 restauri documentati nelle diverse fasi d’intervento, particolarmente interessante è quello del 1939 riguardante la tavola con San Giovanni Battista del Francia, conservata allora nel Palazzo comunale di San Giovanni in Persiceto ed oggi nel locale Museo d’arte sacra. Come si può vedere dalle foto precedenti all’intervento, la pellicola pittorica era gravemente danneggiata, con sollevamenti diffusi causati da iniezioni di fenolo fatte una decina di anni prima per contrastare l’azione dei tarli sulla tavola, che, tuttavia, col tempo aveva permeato lo strato di gesso della preparazione e si era cristallizzato nelle cavità del legno, riaffiorando anche in superficie. Lo si vede bene nel dettaglio di paesaggio sul lato sinistro del dipinto, qui immortalato a luce radente.

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, part. del paesaggio di sfondo del San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31359

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, part. del paesaggio di sfondo del San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31359

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31358

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31358

L’entità dei danni era tale che si decise di procedere con il trasporto della pellicola pittorica su un nuovo supporto: intervento che fu realizzato dal restauratore Enrico Podio, sotto la direzione scientifica di Luisa Becherucci. La prima foto documenta l’eliminazione della mestica a tergo, fino alla sua completa rimozione che – come ritratto nella seconda foto – fece emergere il disegno preparatorio.

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, durante il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32059

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, durante il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32059

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32058

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, prima del restauro, Fototeca INSR, n. inv. 32058

Successivamente, lo strato di colore sul velo di seta – come ritratto nella foto di sinistra – venne applicato su una nuova tavola di pioppo, preparata con un doppio strato di gesso e colla. Infine, si risarcirono con campiture uniformi le lacune localizzate della superficie cromatica, come si vede nella foto sulla destra scattata a restauro terminato.

La mancata creazione all’interno della fototeca di un fondo specifico dedicato ai restauri non diminuisce la rilevanza di tali fotografie, che sono piuttosto rare anche nel panorama più generale delle fototeche storico artistiche, pubbliche e private, formatisi nel corso del Novecento. La funzione di tali raccolte, infatti, era principalmente di supporto ad uno studio che privilegiava l’approccio del conoscitore, concentrato soprattutto sull’analisi stilistica dell’opera e meno sulla materialità dell’oggetto. La presenza nell’archivio fotografico dell’Istituto di un nucleo consistente di questo tipo di riproduzioni rappresenta, tanto più, un materiale d’interesse anche per ricerche sulle tecniche artistiche e sulla storia del restauro.

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, dopo il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31361

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, durante il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31360

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, durante il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31360

Gabinetto fotografico della Soprintendenza alle Gallerie per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, Francesco Francia, San Giovanni Battista, gelatina ai sali d’argento, 1939, dopo il restauro, Fototeca INSR, n. inv. 31361

keyboard_arrow_up