La fototeca

L’archivio fotografico dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, costituito da riproduzioni storiche di opere d’arte e monumenti italiani dal Trecento al Settecento, nasce alla sua fondazione nel 1937 e si arricchisce progressivamente, quale strumento di supporto alle attività e alle ricerche promosse dall’ente, fino agli anni Settanta del Novecento. La specializzazione sul Rinascimento contraddistingue la fototeca fin dai primi anni, quando il fondo rappresenta la parte più significativa del patrimonio dell’Istituto.

La consistenza della raccolta è stimata tra i 60.000 ed i 78.000 pezzi, di cui 42.654 sono quelli inventariati. L’ordinamento originario, risalente agli anni Trenta del Novecento, si articola in tre sezioni principali. La monografica, organizzata per singoli artisti in ordine alfabetico, è quella più ampia e completamente inventariata. La sezione topografica, parzialmente inventariata, raccoglie riproduzioni dei principali monumenti italiani distinti per regione e città. Vi è, poi, una sezione particolarmente rilevante, costituita da fotografie raggruppate in base alla tipologia di oggetti immortalati, che documenta tutto il campo delle arti minori: dagli avori, alla miniatura, all’oreficeria, alla medaglistica, alle incisioni, agli arazzi, ai mobili.

La grande maggioranza dei pezzi conservati nell’archivio è rappresentata da positivi in bianco e nero, ma vi si trovano anche negativi e diapositive. Nel suo complesso la raccolta costituisce un’importante testimonianza del panorama fotografico italiano ed internazionale tra la fine dell’Ottocento ed il primo Novecento. Accanto alle stampe delle grandi ditte specializzate si individuano, infatti, anche importanti campagne promosse da enti statali, in particolare le soprintendenze territoriali, il ministero dell’Istruzione e l’ENIT.

Si distinguono, inoltre, diversi nuclei fotografici relativi a collezioni private, acquistati dall’Istituto o ricevuti in dono, così come riproduzioni eseguite su commissione di studiosi. Degne di nota sono la serie di 686 fotografie che documentano l’intera collezione Pisa acquistata nel 1940, e quella relativa alle sculture di Donatello commissionata da Jeno Lanyi a Brogi negli anni Trenta del Novecento. Straordinario nel suo genere è, poi, il vasto fondo dedicato all’iconografia di San Sebastiano raccolto da Luigi Vittorio Fossati Bellani e pervenuto all’Istituto per donazione nel 1946, costituito da 4314 pezzi tra positivi, stampe e lastre fotografiche.

La fototeca è consultabile presso l’Istituto su appuntamento e online, per la parte digitalizzata, tramite la sezione ‘Esplora catalogo’.